Mi chiamo Gotti Silvano e vi scrivo dalla Val Chiavenna (SO). Sono stato presso l’OPAI circa tre anni dal 1955 (sono nato nel 1953). Quello che mi ricordo era un grande camerone pieno di letti e noi bambini che ci tiravamo le calze fatte come palle. Un altro ricordo è che vi erano delle suore, di cui una in particolare, che era di Morbegno e mi voleva tanto bene, come mi conferma mia mamma ancora vivente. Una volta tornato a casa, mia sorella maggiore e quelli che mi conoscevano mi prendevano in giro, perché io parlavo solo in italiano mentre loro solo in dialetto, che imparai poi col tempo.
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